Limone d’Amalfi elisir di bellezza. Progetto FiliCos, la cosmesi è 2.0
|Crema da giorno, shampoo, sapone, deodorante per ambienti e bagnoschiuma: i prototipi di cosmetici realizzati con limone della Costa d’Amalfi sono pronti a fare il loro ingresso nelle strutture alberghiere della Costiera. Prodotti innovativi che dagli scarti del limone IGP Costa d’Amalfi propongono una linea cosmetica per la cura del corpo. Dopo essere stati “testati “dal Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno, gli innovativi cosmetici (crema da giorno, shampoo, sapone, deodorante per ambienti e bagnoschiuma) saranno ora prodotti dall’azienda farmaceutica Dermofarma e messi a disposizione degli operatori della filiera del limone IGP Costa d’Amalfi presso le strutture alberghiere della costiera, nei centri estetici e presso i parrucchieri. Si tratta dei risultati del progetto FiLiCos, che verranno presentati oggi lunedì 9 novembre 9 novembre alle 16 presso Camera di Commercio di Salerno. Interverranno Enrico Arcuri, Capo Segreteria Tecnica del Ministero Agricoltura,Pietro Caggiano, Giunta della Camera di Commercio Salerno, Angelo Amato, Presidente Consorzio Limone Costa d’Amalfi IGP, Carmine Pecoraro, Presidente Cia Salerno, Mariella Passari, Dirigente SeSIRCA Regione Campania, Vincenzo De Feo, Professore del Dipartimento di Farmacia UNISA, l’economista Marisa Paradisi, il Direttore della Cia Campania, Mario Grasso, Amabile Tommaso, Commissione Agricoltura Regione Campania, Simone Valiante , Commissione Agricoltura Camera dei Deputati. Coordina i lavori Carmine Farnetano. “Questo progetto ha un’immediata ricaduta sugli operatori di filiera” sostiene Angelo Amato, presidente del Consorzio di Tutela Limone Costa d’Amalfi. “La cosmesi con estratti del limone Costa d’Amalfi, infatti,avrà la caratteristica di esser un prodotto con forte connotazione territoriale proveniente da varietà autoctone coltivate localmente quindi avrà un marchio di sostenibilità ambientale ben distinguibile e questo oggi è una garanzia di maggior commerciabilità del prodotto. Inserire questi nuovi prodotti all’interno della filiera presente nel territorio della Costiera Amalfitana, potrà portare un maggiore sviluppo della filiera stessa, aumentando la gamma dei prodotti con un vantaggio economico e di immagine”. “Obiettivo prioritario del progetto – spiegaCarmine Percoraro, presidente della Cia Salerno – è aver individuato un percorso per accrescere la redditività della produzione di limone e garantire la conservazione dei limoneti come elemento caratterizzante il paesaggio della costiera amalfitana. Gli altri obiettivi riguardano la brevettazione del processo, l’aumento del PIL aziendale, lo sviluppo di attività di consulenza, di rapporti impresa-mondo della ricerca e nuovi sbocchi commerciali”.
La ricerca: i segreti del limone
Nel limone è presente una frazione volatile utilizzabile per la produzione di saponi, bagno schiuma, profumatori per ambiente, crema corpo; i diversi oli essenziali (esperidio, foglie) possono conferire note di profumazione diverse per prodotti di elevata qualità. Parimenti, i flavonoidi, ricavati dal flavedo dei limoni e dalle foglie, possiedono proprietà antiossidanti ed antiradicaliche, che trovano largo impiego nella cosmesi. Sono stati messi a confronto differenti procedimenti estrattivi, sia per quanto riguarda le frazioni volatili sia per quelle flavonoidi che, fruibili anche nelle aziende agricole produttrici dei limoni o presso i grossisti, valutando i processi meglio trasferibili per ottenere un prodotto di pregio, da destinare alla successiva trasformazione in ambito cosmetico. Il progetto è quello di creare anche un prodotto che sposi le caratteristiche del territorio e anzi ambisce a diventarne uno dei marchi caratterizzanti. Il processo ha previsto metodi estrattivi classici (distillazione in corrente di vapore, enfleurage, estrazione con solventi) e innovativi (SFE) al fine di validare quali metodi forniscano materiale migliore per le successive fasi formulative; la caratterizzazione chimica delle frazioni volatili sopra menzionate, al fine di conferire al prodotto un finger print fitochimico che ne possa garantire la qualità e la provenienza; la ottimizzazione dei metodi estrattivi relativi alla frazione flavonoidica, componente di estremo interesse in ambito cosmetico, anche per le proprietà antiossidanti, al fine di validare quali metodi forniscano materiale migliore per le successive fasi formulative. La caratterizzazione chimica delle frazioni flavonoidiche sopra menzionate, al fine di conferire al prodotto un finger print fitochimico che ne possa garantire la qualità e la provenienza. Infine, il processo prevede lo studio della presenza di eventuali altri metaboliti secondari di interesse cosmetico.