“Bandiera Verde” 2016 all’azienda agricola “San Salvatore 1988”. L’impresa cilentana esempio di innovazione e competitività
|“Tradizione e innovazione, futuro e sostenibilità. Sono gli elementi vincenti che si coniugano egregiamente all’interno di questa realtà produttiva che ha meritato, sul campo, il premio Bandiera Verde Agricoltura – edizione 2016”. Sono le motivazioni con cui oggi, venerdì 11 novembre presso la Promoteca del Campidoglio a Roma, è stata assegnata la Bandiera Verde 2016 all’azienda agricola “San Salvatore 1988” di Giungano, nel Cilento.
Distribuita su 97 ettari, di cui 21,5 di vigneti ed il resto divisi tra frutteti, uliveti e bosco, l’azienda di Peppe Pagano può contare anche su 450 bufale. I suoi prodotti, che hanno ricevuto numerosi premi e attestati internazionali, sono apprezzati da consumatori di tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti. “L’azienda campana gode di una grande qualità dei vini – si legge ancora nella motivazione – grazie ad una cantina moderna (aperta al pubblico per visite guidate) dotata di un impianto fotovoltaico che consente di ridurre al minimo l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera”.
Giunta quest’anno alla sua 14esima edizione, Bandiera Verde, il premio promosso dalla Cia-Agricoltori Italiani, continua a scoprire le realtà italiane più creative e rappresentative per il settore. “I nostri premi Bandiera Verde evidenziano sempre di più il fondamentale contributo della multifunzionalità al reddito agricolo, che nelle aziende diversificate arriva al 25% delle entrate complessive – ha affermato il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino-. In più, dimostrano ancora una volta l’affermazione dell’agricoltore come imprenditore multiruolo e custode, capace cioè non solo di produrre dai campi ma di preservare l’ambiente, di qualificarlo attraverso l’attività turistica, di costruire sistemi territoriali capaci di rispettare la natura e le caratteristiche di quell’area. D’altronde l’Italia, con un trentesimo della superficie Ue, detiene il 50% della biodiversità vegetale e il 30% di quella animale del continente europeo”.