Ripartizione fondi Feasr e nuova Pac, Cia Campania chiede la conferma dei criteri di riparto storico
|La Confederazione supporta la risoluzione approvata all’unanimità dalla Commissione regionale “Agricoltura” e l’azione politica dell’assessore Caputo. Verso la Conferenza Stato-Regioni.
Cia Campania conferma pieno supporto alla risoluzione d’indirizzo approvata all’unanimità dalla Commissione Agricoltura in Regione ed esprime solidarietà per l’operato che da mesi svolge l’assessorato all’agricoltura guidato da Nicola Caputo in merito alla ripartizione dei fondi Feasr sul regime transitorio e nuova Pac.
La Confederazione condivide la preoccupazione della Commissione Agricoltura della Regione Campania in merito all’aggiornamento dei criteri proposto dalle regioni del Nord, con rischi di penalizzazione del Sud e della Campania, che passa da un dividendo dell’11,4 per cento al 5,70 per cento. Il documento elaborato dalla VIII Commissione impegna formalmente la giunta regionale sul fronte politico, e a rappresentare l’istanza nell’ambito della Commissione Politiche Agricole presso la Conferenza Stato-Regioni.
La questione sollevata da mesi dall’assessore all’agricoltura Nicola Caputo e dal vice presidente della Commissione Maurizio Petracca può contare sulla condivisione della Confederazione campana, che manifesta l’esigenza di evitare la sottrazione dei fondi garantiti dal Feasr – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale- così come indicato dalle direttive comunitarie in merito alle aree in ritardo di sviluppo.
“Cia Campania condivide la risoluzione approvata all’unanimità in Commissione Agricoltura e si schiera a supporto di una azione comune per impedire una incongrua ripartizione delle risorse destinate al Mezzogiorno, che andrebbero ad alterare i parametri dettati dall’Unione Europea” commenta il presidente Alessandro Mastrocinque. “Alla luce degli effetti prodotti dalla pandemia e la necessità di riequilibrare il gap infrastrutturale e occupazionale nel comparto, chiediamo la garanzia degli investimenti trasferiti alle regioni dell’Obiettivo 1, per portare avanti quel programma di sviluppo e innovazione già aperto durante lo scorso settennato”. Per Mastrocinque “l’errore è stato compiuto del Ministero che avrebbe dovuto respingere la proposta avanzata dalle regioni del Nord che hanno sottoposto la modifica dei criteri di ripartizione dei fondi Feasr. Siamo certi pertanto, che la ripartizione dei fondi della programmazione deve avvenire in base ad accordi politici, e non sulla scorta di indicatori. In questo scenario, la Campania discute da una condizione di svantaggio già in partenza”.
Per la Confederazione la sfida lanciata dal Green New Deal proietta il Sud e la Campania verso una politica di rilancio complessivo delle aziende agricole, che abbraccia incremento occupazionale, sperimentazione e innovazione tecnologica, oltre che politiche di inclusione e coesione. Il grave ritardo registrato dalle regioni del Mezzogiorno non può subire ulteriori contrazioni delle risorse disponibili per lo sviluppo rurale.